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Campanile
Dell'edificio normanno rimane il monumentale campanile, opera di Noslo de Remerio, voluto da Ruggero II nel 1153. A pianta quadrata di 9,25 metri per lato; con i suoi tre piani e con la piramide terminale raggiunge circa 61 metri d'altezza e da lontano sembra un'immensa torre posta a guardia della città.
Nel primo piano, oltre all'iscrizione che ci tramanda il nome del costruttore e la data di fondazione, sono inserite tre imponenti teste di leoni in pietra bianca, simbolo della casata normanna; due ad ovest e uno a sud, e forse provenienti da altro edificio.
Nel secondo e terzo piano ammiriamo quattro bifore circondate da fregi policromi in lava scura e chiara: all'ultimo piano, in particolare, l'architetto ha usato le pietre vulcaniche bianche e nere del Vulture a mò di mosaico ricavando due grifi accostati alla bifora del lato sud.
Queste decorazioni, uniche nell'architettura della regione sembrano di importazione siciliana e ricordano le figurazioni simboliche persiane dei Sassanidi (V- VI secolo). Sulla cornice del terzo piano Federico II fece apporre i merli ghibellini abbattuti dopo il 1851 per ordine del vescovo Sellini.
Al di sopra del terzo piano, poggia un prisma ottagonale che funge da base ad una piramide che sostituisce l'originale cupoletta circolare tipica delle costruzioni normanno-arabe.