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Cattedrale
Della prima cattedrale, dedicata a S. Pietro ed edificata da Roberto il Guiscardo, non rimane traccia. Ma anche dell'originaria fattezza dell'attuale cattedrale è rimasto poco. Voluta, fra il 1149 ed il 1150 da Ruggero II, è dedicata alla Madonna di Nazareth. Con le ristrutturazioni del 1480 e del 1723, al romanico si è sostituito il barocco. La facciata bianca e severa è divisa in due piani da un cornicione; sia la parte superiore che inferiore sono attraversate da lesene con capitelli corinzi. Al centro, il portale in pietra bianca è sormontato da due angeli che sorreggono una cornice ovale. L'interno è a tre navate divise da due file di colonne a base quadrata da cui prendono origine cinque archi. Il pavimento è in marmo e pietre dure montate a quadri romboidali. Le navate laterali presentano un soffitto con volte a vela mentre la centrale ha un controsoffitto in cassettoni di legno dorato realizzato nel XVIII secolo dal vescovo Spinelli che vi fece apporre al centro il proprio stemma gentilizio. Al vescovo napoletano si devono anche il Pergamo ed il Trono entrambi barocchi ed in legno intagliato e decorato in oro. Risalendo dall'ingresso verso l'altare maggiore troviamo sulla destra sei preziosissime cappelle, mentre sulla parte sinistra, altre quattro. In fondo alla navata centrale, l'altare maggiore consacrato nel 1752. Di stile barocco è costruito con marmi pregiati a mo' d'intarsio curvilineo. Nella parte posteriore dell'altare, il corpo di S. Teodoro martire traslato a Melfi dal vescovo Basta nel 1752.
Alle spalle dell'altare maggiore il presbiterio e un coro ligneo risalente al 1500. A sormontare il coro, un organo a canne del 1700.