Testo completo
title
G.B. Cerone
Una leggenda quella di Ronca Battista che in realtà si chiamava Giovan Battista Cerone. Era detto Ronca perchè era abile a lavorare con la roncola per procurarsi i legni che gli servivano per fare i cerchi delle botti. Nel XVI secolo a Melfi, dove abitava 'Ronca', i francesi saccheggiavano e distruggevano ogni cosa. Il cibo scarseggiava e un giorno nel bosco mentre tagliava legni, Ronca Battista incontrò una vecchina che gli disse di aver perso tutto ciò che aveva. Egli le diede il suo pezzo di pane e con i legni che aveva tagliato accese un fuoco per riscaldarla. Questa per ringraziarlo lo baciò sulla fronte e, toccata la sua roncola, gli disse che con essa avrebbe fatto cose prodigiose. Trasformatasi poi in una fata spari. Ronca Battista prese la roncala e posata appena contro un albero questo cadde. Quella che aveva aiutato era veramente una fata. Decise cosi di andare in città per combattere contro i francesi e con la sua arma ne uccise a decine. Uno però lo colpi alla spalla e Ronca Battista mori. La sua fine segnò anche la fine della resistenza di Melfi. Era la Pasqua del 1528. Ancora oggi a Melfi c'è una via dedicata a Ronca Battista. Forse la fata è soltanto una fantasia di chi ha tramandato questa storia e a maggior ragione ciò dimostra quanto fosse radicato nella gente il coraggio e l'amore per il paese.